Giacomo Brini, curioso dal 1977, fotografo da qualche anno dopo, successivamente anche architetto.
Ho iniziato a fotografare per passione e l’ho trasformato nella mia professione.
Mi occupo di servizi professionali, insegnamento e progetti di ricerca personali indagando tematiche umane e tematiche architettoniche.
Amo il contatto umano e provo a farlo emergere creando una relazione paritaria di dare-avere tra me e chi decide di farsi ritrarre.
L’ottica è quella di mettersi entrambi nelle mani dell’atro. La volontà è quella di raccontare un’evidenza e, allo stesso tempo, scoprire gli sguardi, i gesti, le azioni e le emozioni, che le persone compiono davanti all’obiettivo, in modo consapevole e in modo involontario.
Il ritratto è lo strumento che uso per evidenziare una relazione tra fotografo-soggetto ritratto-spazio.